Se l’articolo precedente di questo blog ti ha convinto, allora dovresti leggere anche questo nuovo post, che tratta delle paure dei genitori, quelle paure che spesso sono di ostacolo e trattengono mamma e papà dal regalare ai propri figli un’esperienza tanto preziosa come quella della vacanza studio. E questa volta mi rivolgo soprattutto a te, mamma, perché solitamente sono le mamme ad avere più timori.
Ho parlato molto spesso con i genitori nel corso di tutti questi anni in Giocamondo e ho constatato che le paure, i dubbi e le preoccupazioni si dividono generalmente in due gruppi: le paure più profonde e quelle più superficiali.
I 5 motivi per cui ci sono genitori che ancora non hanno deciso di mandare il proprio figlio in vacanza studio all’estero sono collegati alle paure più profonde, a cui però le paure più superficiali si intrecciano naturalmente.
Vediamoli subito. Che cosa ti spaventa di più, come mamma? Se dovessi rispondere ora, probabilmente sarebbero queste le tue risposte:
- “Mio figlio sarà lontano”. È assolutamente normale nel nostro retropensiero identificare l’estero con qualcosa di naturalmente ostile. Hic sunt leones, dicevano i latini. Oggi in realtà ogni parte del globo è raggiungibile con pochi click e con poche ore di volo o di treno. Per quanto lontano tu possa immaginare tuo figlio, la realtà è che ovunque egli sia è sempre “dietro l’angolo”. La lontananza al giorno d’oggi rappresenta un vero irragionevole motivo.
- “Mio figlio sarà solo, potrà avrà difficoltà a sostenersi nei momenti più duri e potrà sentire la mancanza di punti di riferimento”. La paura diventa: mio figlio è lontano e solo. Ma la vacanza studio non è una vacanza in solitaria, è ben altra cosa. Il ragazzo è accompagnato – sempre – da tutori qualificati ed esperti, i programmi sono studiati a tavolino per creare un gruppo, e nulla è lasciato al caso. Tuo figlio non è mai solo, anzi è coinvolto in attività che stimolano la coesione con gli altri studenti e con gli insegnanti e grazie alle quali sperimenta le proprie capacità di relazionarsi con altri ragazzi alla pari e con adulti.
- “Mio figlio vivrà un’esperienza tanto importante senza la presenza, la protezione e il controllo da parte dei genitori”. Il bisogno dei genitori di controllare cosa stia facendo il proprio figlio è vissuta in città, figurarsi quando è in vacanza. Abbiamo visto però che lontananza e solitudine sono concetti alieni alle vacanze studio, quindi l’assenza di controllo è esclusa alla radice. Ma, al di là del controllo professionale degli insegnanti e accompagnatori che è sempre presente, è proprio il tuo controllo – di mamma – che ti manca, non è così? Anche questa volta però abbiamo a che fare con una paura che è ormai diventata debole. Infatti, quale miglior uso potresti fare dei social media, i nuovi strumenti a tua disposizione, se non avere sempre una linea diretta con insegnanti e accompagnatori per essere sempre informata sul progredire della vacanza e delle attività? In questo modo puoi avere feedback diversi rispetto alla sola comunicazione diretta con tuo figlio.
- “Mio figlio potrà trovarsi in situazioni critiche o pericolose e farà fatica a gestirle e risolverle”. Smontate le paure precedenti, questa si smonta facilmente da sé. Tuo figlio non si troverà mai in situazioni di questo tipo, perché non sarà mai solo, sarà sempre in gruppo e avrà sempre la supervisione degli adulti. Ti faccio un esempio. Un group leader l’anno scorso mi ha raccontato l’episodio di una studentessa che, durante il tempo libero a disposizione, era andata in farmacia e ne era uscita scordandosi sul bancone la carta di credito. Quando se n’era accorta, la farmacia aveva già chiuso. Al che aveva subito chiamato il padre al telefono, disperandosi per l’accaduto. A questo punto è intervenuto il group leader che ha subito telefonato alla farmacia e ha risolto il problema (anche con un tocco di fortuna, dato che il farmacista abitava sopra la bottega e fece la cortesia di riconsegnare immediatamente la carta di credito).
- “Mio figlio potrà avere bisogno di assistenza medica”. Una paura assai comprensibile, e che accomuna tutte le mamme, sia le più che le meno apprensive. Ma mi sento di poterti tranquillizzare anche questa volta, per diverse ragioni. Prima di tutto durante le vacanze studio Giocamondo c’è sempre un medico italiano nel paese di destinazione, pronto a intervenire in caso di bisogno. Inoltre, nella remota eventualità che fosse necessaria un’assistenza medica più approfondita, i centri di cura presenti nei luoghi dove le vacanze studio sono a livello d’eccellenza per il Paese ospite. E infine, anche sotto il profilo, seppur secondario, della copertura sanitaria, l’apposita assicurazione fornita da Giocamondo copre i costi eventualmente sostenuti.
E le paure più superficiali di cui accennavo all’inizio quali sono? Scoprile nel prossimo post.
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