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Come affrontare al meglio una vacanza studio? Trovi tutte le risposte in questa guida

Come vi dicevo nel post precedente, la novità più grande del post-estate è la pubblicazione del mio libro “Ciao mamma, parto, studio e mi diverto. Come far viaggiare e studiare all’estero i tuoi figli”.

Perché ho voluto scrivere questo libro

Il motivo che mi ha spinto a scrivere questo libro sui viaggi studio è, prima di tutto, la condivisione. Sharing is caring, si dice e io ne sono convinto. In tutti questi anni di lavoro nel settore delle vacanze studio ho accumulato moltissime esperienze, informazioni, lezioni, storie, aneddoti che voglio mettere a disposizione di tutte quelle persone, genitori nello specifico, che hanno ancora un po’ di timore a pensare i propri figli all’estero da soli, intendendo con “da soli” senza di loro ma con estranei. L’obiettivo che mi sono proposto è duplice: mostrare a voi genitori che i vostri figli non sono mai da soli e soprattutto che un viaggio studio è per loro un’esperienza incredibile, arricchente, che li fa crescere e maturare sotto tutti i punti di vista, sia a livello curriculare perché migliorano la conoscenza di una lingua straniera, sia a livello personale, per moltissime ragioni:

  • perché si rafforzano nel carattere, diventando più indipendenti e capaci di risolvere qualche piccolo problema senza l’aiuto dei genitori;
  • perché arricchiscono il loro bagaglio culturale, entrando in contatto con un nuovo Paese, con la sua cultura, il suo modo di vivere, le sue tradizioni;
  • perché fanno un’esperienza che spalanca i loro orizzonti e getta le basi per il loro futuro.

C’è un ultimo ma non meno importante motivo. Vi faccio una domanda? Se aveste bisogno di qualche consiglio, di suggerimenti o di risposte alle vostre domande sull’argomento “vacanze studio”, dove vi rivolgereste? Probabilmente fareste una ricerca su internet, dove però la probabilità di trovare informazioni sparse, disordinate con il rischio di confondervi ancora di più le idee è molto alta. Cerchereste in libreria forse? Ecco, fino a un mese fa non avreste trovato nessun libro sull’argomento ed è per questo motivo che ho voluto colmare questo vuoto. Così ora avrete un quadro chiaro e preciso di tutti gli elementi da valutare nella scelta di una vacanza studio.

 “Ciao mamma, parto, studio e mi diverto : A chi mi rivolgo in questo libro e perché

A voi genitori, ovviamente.

Ai genitori titubanti, che hanno ancora molte remore a lasciar partire i propri figli. Con questi genitori il mio obiettivo è di instaurare un dialogo per convincerli che la vacanza studio non solo è un’esperienza irrinunciabile, una reale e concreta opportunità di crescita, ma che è anche un’esperienza sicura e che non hanno nulla da temere se affidano i loro ragazzi alla giusta organizzazione.

Mi rivolgo anche ai genitori già propensi a far vivere un’esperienza di viaggio studio ai propri figli, quei genitori che si rendono conto di quanto importante sia padroneggiare una lingua straniera, visitare un Paese straniero, conoscere coetanei da ogni parte del mondo, con culture e tradizioni diverse dalle proprie. Il mio obiettivo è rassicurare questi genitori, dicendo loro che tutto ciò è possibile e naturale e che si può fare nel modo più sicuro e controllato, proprio come spiego nel libro.

E infine mi rivolgo ai genitori sia dei teenager e degli adolescenti sia dei bambini più piccoli, fin dai 7 anni. Ci sono destinazioni, corsi di lingua, tematiche di viaggio adatte per tutte le fasce di età. I più grandi possono scegliere molti paesi europei, come l’Inghilterra, la Scozia, l’Irlanda, la Spagna, Malta, o possono viaggiare oltreoceano e spingersi fino in Canada o negli Stati Uniti, o scegliere un Paese come la Russia, la cui lingua si sta sempre più affermando come asso nella manica a livello lavorativo. Per i più piccoli, invece, l’Italia offre moltissime opportunità sia in località di mare, di montagna o anche in campagna. Come leggerete nel libro, un’organizzazione seria e collaudata è in grado di garantire livelli di sicurezza e servizi per ogni fascia di età, cosicché anche un piccino di 7 anni possa divertirsi e sentirsi a proprio agio in un ambiente nuovo e con persone nuove.

Che cosa troverete in questo libro

Troverete una guida in 10 punti in cui vi do i miei suggerimenti e consigli lungo tutto il percorso che inizia con il valutare l’idea di una vacanza studio, si snoda nelle fasi della prenotazione, dell’organizzazione e della partenza e si conclude con il ritorno dei vostri figli a casa. Vi guiderò passo passo senza lasciare nulla al caso, di modo che quando nei prossimi mesi vi troverete a pensare alle vacanze estive 2019 per i vostri figli potrete riprendere in mano il libro e muovervi lungo le fasi che ho delineato, soffermandovi a valutare tutti i fattori da considerare per prendere una decisione consapevole, ragionata e, soprattutto, sicura. Quali sono questi fattori? Eccone solo alcuni:

  • Quanta esperienza ha l’organizzazione prescelta? Possiede certificazioni di qualità? Qual è la sua reputazione sul web? Quanto è vasta la sua offerta di proposte di viaggio?
  • Com’è composto lo staff?
  • Che tipo di sorveglianza prevede nei confronti dei ragazzi?
  • Com’è strutturato il corso di lingua?
  • Che tipo di escursioni organizza?

Molto più di un vademecum

Ma questo libro, oltre ad essere una guida, è anche una storia, una storia coinvolgente e divertente in cui sono sicuro che, in qualche modo, vi immedesimerete. Leggerete di Tommaso, un ragazzino di 13 anni che vuole partire per una vacanza studio e deve convincere i genitori a farlo partire. Impresa che gli riesce! I tre, padre, madre e ragazzo, si mettono quindi alla ricerca dell’organizzazione con cui partire, della giusta destinazione, del giusto corso di lingua. Infine Tommaso si prepara alla partenza, parte e ritorna a casa. Come sarà andata questa esperienza? Scopritelo acquistando il libro qui o in libreria.

Per qualsiasi domanda o curiosità, contattatemi qui.


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Stefano De Angelis

"Giocamondo è la mia vocazione. Anche dopo tutti questi anni, al rientro da un viaggio spesso accolgo i ragazzi in aeroporto per capire dalla loro viva voce come stanno e come descrivono l’esperienza appena vissuta. Perché per me una cosa è fondamentale. Mantenere le promesse."

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